Lorem ipsum dolor sit amet, consetetur sadipscing elitr, sed diam nonumy eirmod tempor invidunt ut labore et dolore magna aliquyam erat, sed diam voluptua. At vero eos et accusam et justo duo dolores et ea rebum.
Rivista semestrale gratuita creata da
Salvi V., Sessini M., Cogrossi S., Rosiello R.
I pazienti con disturbi mentali gravi (serious mental illness; SMI) hanno una mortalità per malattia cardiovascolare (CV) di 2-3 volte superiore rispetto alla popolazione generale di riferimento. Questo è dovuto alla presenza di vari fattori di rischio quali l’adozione di stili di vita scorretti, l’uso di farmaci e fattori biologici che conducono all’aumento di fattori di rischio quali obesità, dislipidemie, insulino-resistenza e diabete. Per questo motivo i pazienti con SMI dovrebbero essere più frequentemente sottoposti a procedure di screening e terapeutiche specifiche, tuttavia questi pazienti presentano maggiori difficoltà di accesso ai programmi di prevenzione CV dedicati alla popolazione generale a causa di problematiche intrinseche alla patologia psichiatrica, quali ad esempio il ritiro sociale, la presenza di deficit cognitivi e lo stigma o il self-stigma. L’obiettivo strategico del progetto è la riduzione della morbilità e mortalità CV nei pazienti con SMI in carico ai Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze (DSMD) delle ASST coinvolte. Gli obiettivi specifici saranno l’istituzione di programmi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria dedicati a questa popolazione di pazienti. Il progetto si declinerà innanzitutto nell’inquadrare i pazienti in relazione al rischio CV attraverso l’utilizzo dell’algoritmo del Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità e/o diagnosi di sindrome metabolica. Tale inquadramento iniziale verrà effettuato dal personale di riferimento del DSMD. Ai pazienti a elevato rischio CV (punteggio individuale rischio CV a 10 anni ≥ 10% e/o sindrome metabolica) verrà affiancato un Integrated Care Manager nella figura dell’Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC) della Casa di Comunità delle ASST coinvolte. L’IFeC avrà il compito di effettuare psicoeducazione agli stili di vita, tenere contatti con i MMG, lo specialista cardiologo e gli eventuali altri specialisti, pianificare le visite mediche e gli esami strumentali ed eventualmente accompagnare alle stesse i pazienti con maggiori difficoltà. I pazienti con elevato rischio CV verranno quindi accompagnati a visita cardiologica nell’ambulatorio ospedaliero di riferimento, dove verranno messi in atto tutti i presidi necessari all’inquadramento diagnostico e terapeutico al fine di ridurre nel tempo il rischio CV. Ai pazienti con basso rischio CV verrà effettuata psicoeducazione agli stili di vita e misurazione annuale del rischio da parte degli operatori di riferimento del DSMD. I risultati attesi del progetto saranno una migliore aderenza a un corretto stile di vita e alle terapie farmacologiche assunte, una migliore qualità di vita e una riduzione del rischio CV alle visite successive. Il progetto non prevederà l’impiego di risorse aggiuntive rispetto a quelle attualmente presenti nelle ASST coinvolte.
di Antonio Amatulli e Stefania Borghetti
Pinto M., Arienti V., Ferrari M., Magnani G., Marasco M., Vercesi M., Saenz M. e Cerveri G.
Figliano G., Verlich M., Quassolo R., Cafè S., Boccuni M., Migliarese G.
Ricevereai semestralmente una mail per comunicarti l’uscita del nuovo numero.