L’uso problematico di internet: dall’evoluzione della definizione diagnostica alla pratica clinica.

Presentazione di un caso clinico

Di Bernardo I., Porcellana M., Morganti C., Percudani M.

Con l’avvento della “rivoluzione digitale” Internet ha apportato un supporto alle funzioni psichiche dell’uomo, creando un’estensione dell’identità reale e definendo così situazioni in cui il mondo virtuale può sovrapporsi al mondo reale. Seppur nella maggioranza dei casi l’utilizzo di Internet abbia delle finalità funzionali, alcuni individui possono incorrere in un Uso Problematico di Internet (UPI). Nonostante le crescenti ricerche in questo ambito, l’attuale conoscenza dell’UPI e dei disturbi mentali ad esso correlati sono ancora in una fase iniziale. I diversi sottotipi di UPI possono essere il risultato della combinazione in vario grado di diverse dimensioni psicopatologiche (ossessivo-compulsivo, impulsività e dipendenza). Per supportare i clinici nella definizione dei diversi sottotipi di PUI sono stati sviluppati specifici strumenti diagnostici. Piuttosto frequentemente l’UPI si manifesta in concomitanza con altri disturbi psichiatrici e patologie organiche funzionali.

Fa parte del numero
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Anno XXXV • n. 2

Luglio – Dicembre 2022

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